Guerra Russia Ucraina

Analisi basata sulle conversazioni web & social delle ultime 24 ore.

Data report: 16-03-2025 12:00

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In breve

Il testo analizza la situazione attuale riguardante il conflitto tra Russia e Ucraina, evidenziando la crescente tensione internazionale e le reazioni di vari leader mondiali, con particolare riferimento alla posizione di Donald Trump e all'attenzione sulle proposte di cessate il fuoco.

Sentiment

Positivo 33% Negativo 67%

Le principali emozioni

  • 😢 tristezza
    40%
  • 😡 rabbia
    30%
  • 😊 gioia
    10%
  • 😨 paura
    10%
  • 🤢 disgusto
    5%
  • 😲 sorpresa
    5%

Hate Speech

Non Rilevato

Argomenti Principali

sanzioni economiche diplomazia mediazione internazionale crisi umanitaria impatto sulla sicurezza europea

Parole Chiave

filosofia politica relazioni internazionali diritti umani crisi energetica sostenibilità
Analisi Dettagliata

In un momento di massima tensione, le opinioni degli utenti italiani sui social in merito alla guerra tra Russia e Ucraina si susseguono con grande fervore. La presenza di sentimenti negativi arriva al picco, con preoccupazioni sulle conseguenze del conflitto. Molti utenti esprimono rabbia e tristezza, sottolineando le perdite umane e le distruzioni in corso. Allo stesso tempo, si evidenziano opinioni contrastanti sulla possibile soluzione diplomatica propostadalla figura di Trump, che suscita tanto approvazione quanto scetticismo. L'analisi evidenzia come gli italiani desiderino una pace reale, ma molti dubitano che le attuali dinamiche politiche possano portare a una risoluzione. Le emozioni dominate sono di angoscia e frustrazione, riflettendo una società civile profondamente colpita dalle conseguenze della guerra.

Post dei principali Politici su Facebook e Instagram nelle ultime 24 ore sul tema Guerra Russia Ucraina

Post popolari sul tema Guerra Russia Ucraina

Pubblicato alle ore: 19:30

"Avendo io stesso negoziato gli accordi di Minsk, so che nei prossimi giorni #Putin cercherà di accentuare il suo vantaggio sul campo. Giocherà con il tempo e intensificherà ancora la sua offensiva, lasciando al contempo intendere a Trump che si potrà avviare una trattativa per un cessate il fuoco". Così al Corriere della Sera il presidente emerito e deputato socialista francese François Hollande. "L'Europa - sostiene - non ha fatto abbastanza per aiutare l'Ucraina, lasciando agli Usa di Biden il ruolo principale. Trump cambia le carte in tavola perché intende negoziare direttamente con Putin un accordo di pace, escludendo almeno in un primo momento l'Europa. E ha deciso di attaccare da un punto di vista commerciale ed economico l'Europa. Come possiamo considerarlo ancora un nostro alleato? È soltanto un partner, perché si sta allontanando dai suoi obblighi e perché sta infliggendo danni alle nostre economie". "Dobbiamo conservare la Nato e la solidarietà in caso di aggressione a un Paese membro. Il punto è capire cosa vogliono fare ancora gli Stati Uniti all'interno di questa alleanza. Molti Paesi europei non riescono a rassegnarsi al distacco o addirittura a una possibile rottura. Devono aprire gli occhi. Dobbiamo garantire autonomamente la sicurezza del continente. È forse più facile per la Francia, che ha capacità militari significative e dispone della forza di deterrenza, e più complicato per la Germania, la Polonia, i Paesi Bassi o l'Italia". Sul Pd diviso "ognuno ha la propria storia, e quella del Partito democratico affonda le sue radici lontane nel comunismo, almeno nell'eurocomunismo. Questa storia permette di ricordarci quanto sia stato necessario rompere con il sovietismo russo. La sinistra non vuole la guerra, difende la democrazia, la libertà, l'indipendenza e il diritto internazionale. Questi valori non si negoziano". #skytg24 #guerrainucraina #guerrarussiaucraina #news

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Pubblicato alle ore: 12:48

📌QUESTO è uno dei punti che dovreste seguire qui in DONBASS 🇺🇦- vi ho fatto ripetuti sopralluoghi (Le immagini sono di quando ero lì pochi giorni fa) KOSTANTYNIVKA La cittadina in questione è estremamente strategica, la morsa in cui i russi cercano di chiuderla è il risultato di 2 di questi 3 anni di guerra su larga scala • l’area è una CONCA lungo la strada centrale, con la parte nord visibilmente sotto tiro, fortemente danneggiata e la parte sud con civili e funzionamento base (supermercati ecc) con quasi zero danneggiamenti sintomo che l’area è al momento protetta dalle truppe ucraine anche tramite forza d’intercettazione • coprifuoco alle 15:00 di pomeriggio (Kiev 00:00 e Kramatorsk 21:00) • Quasi 70.000 ABITANTI nel 2022 ad oggi sotto i 15.000 e vi assicuro che si vede/ Gli EDIFICI però sono molti di più, considerando anche che la popolazione del 1989 era oltre le 100.000 persone • ciò la rende UTILE per occultare mezzi pesanti con minore perdite, l’esercito ucraino si è stabilito a sua difesa in maniera massiccia/ non posso giustamente entrare in dettaglio • NOVITÀ, sono stati inserite lungo i mesi ed ampliate di recente, lunghe file di coni di cemento anti carro e filo spinato (📸) ben visibili, volti a rallentare un avanzata in campo aperto che ci si aspetta in direzione del capoluogo, Kramatorsk 👥 Perché c’è chi RIMANE? Povertà, disabilità, qualche filo russo e anzianità “preferisco morire qui dove ho sempre vissuto” Il signore in foto vive in una casa parzialmente franata dalle esplosioni, un condominio fantasma e macerie sulle scale per i piani superiori - lavorava alle ferrovie, non vede alternative al vivere lì Militarmente questo è un punto fondamentale per la tenuta dell’intera regione di Donetsk controllata ancora per il 28/30% dagli Ucraini Continuiamo! 🟡 Partecipa e Rendi possibile la missione su campo • ABBONATI 2€ Instagram • DONA: https://buonacausa.org/cause/reporter-indipendente-sostenuto-da-voi-per-voi-2025 #Ucraina #Donbass #Russia #Guerra

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Pubblicato alle ore: 20:10

Le forze dell’ordine, alla fine, hanno dovuto bloccare gli accessi e transennare #PiazzaDelPopolo, tanto è stato l’afflusso di persone alla manifestazione di #Roma in difesa dell’#Europa. Molti hanno seguito il raduno da un maxischermo allestito al Pincio, altri sono rimasti accalcati intorno alle recinzioni o sui muretti. “Siamo in tanti e siamo diversi, e non può che essere così una piazza europea” ha detto, aprendo l’evento, l’editorialista di #Repubblica #MicheleSerra, promotore dell’iniziativa sposata poi da numerose personalità della politica, della cultura, dello spettacolo e della società civile. “In un mondo in frantumi” ha continuato “una piazza che unisce persone con idee diverse è uno scandalo, e questo scandalo si chiama democrazia. Non è molto di moda, ma è la democrazia”. Presenti in piazza – sebbene con posizioni diverse sul riarmo europeo – tutti i partiti di opposizione tranne il Movimento 5 Stelle, oltre a decine di sindaci in fascia tricolore. Nessun leader nazionale, però, ha preso la parola dal palco, riservato ad attivisti, intellettuali, celebrità e sindaci. Gli stessi manifestanti, come spiegato da Serra, avevano idee differenti sulle politiche militari dell’#UE. Fra i contrari al piano “ReArm Europe”, molti sventolavano bandiere della #pace, mentre i favorevoli quelle dell’#Ucraina. Centinaia, invece, le bandiere blu dell’Unione Europea. “Ci hanno spinto a uscire di casa, e a ritrovarci qui, insieme” ha concluso Michele Serra: “La ripeto perché è la più europea delle parole: insieme. Forse stasera ci sentiremo un poco meno confusi. Forse, ancora più confusi. Di sicuro, ci sentiremo un po’ meno soli. A questo dovrebbe servire la politica: a sentirsi meno soli”. #InMezzora

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